domenica 30 gennaio 2011

rientro dei cervelli e chiamate dirette

Caro Professor Pagliarini,

ho usufruito del cosiddetto "rientro dei cervelli" dal 2006 al 2010
grazie ad un intervento di cui al DD.MM. n.501 del 20.1.2003
presso l'Università La Sapienza.
Ora il contratto è scaduto e non rinnovabile, come lei saprà certo.
Parlando tuttavia con alcuni colleghi della Seconda Università di Napoli,
con cui collaboro da anni, hanno portato alla mia attenzione
il Decreto Ministeriale 21 dicembre 2010 n.655 sui
criteri per la Ripartizione del FFO per l'anno 2010,
mi dicevano che, secondo l'art.6 di questo D.M.,
le chiamate dirette si applicano fino al 95% di cofinanziamento.
In effetti, leggendolo sembrerebbe così.
I problemi che mi pongo sono due:
1. Tale art.6 si applica anche al mio caso, dato che ovviamente sono già
rientrato? (Oppure il senso è che uno deve rientrare, poi uscire di nuovo
dall'Italia e solo allora viene chiamato??
2. Nel caso la risposta al quesito 1. sia positiva, chi cofinanzia
(cioè mette il rimanente 5%)? L'università o il dipartimento?

Sto cercando di contattare anche il MIUR al proposito, ma finora non ho
avuto risposta.

Spero di essere stato chiaro, la ringrazio in anticipo per il bel servizio
che ci offre.

Un caro saluto

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caro collega
lo scopo delle somme stanziate per il cofinanziamento di chiamate dirette
non è solo quello di far rientrare ricercatori dall'estero ma anche quello
di ricuperare soggetti già chiamati e con contratti scaduti, per evitare la
perdita di questi ultimi e la vanificazione delle somme utilizzate per la
precedente chiamata. Ricordo di aver letto qualcosa in tal senso nelle
discussioni parlamentari in Commissione. Ciò ha anche una evidente logica di
buon utilizzo delle risorse messe a disposizione. Il 5% di cofinanziamento è
a carico dell'università che ripartisce i fondi in base alle esigenze e
anche alle disponibilità dei dipartimenti e delle facoltà. Poiché in forza
dell'autonomia le università possono fare libere scelte sulla utilizzazione
e ripartizione dei fondi, suggerisco di scrivere al rettore e p.c. al
preside di facoltà e al direttore di dipartimento ponendo in modo crudo, ma
reale, la questione se deve ritornare all'estero per essere eventualmente
richiamato, cosa per me assurda, o può rimanere utilizzando i nuovi fondi
per le chiamate dirette. Cordialmente
Alberto Pagliarini

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gentile Prof. Pagliarini,

sono una ricercatrice italiana che ha svolto la sua attività negli ultimi sei anni in un'Università Europea, con una borsa di studio triennale di Post-Dottorato (2007-2010), che è stata rinnovata per altri tre (2011-2013).

A parte il concorso per il rientro dei cervelli "Programma Rita Levi Montalcini" che il Ministero doveva bandire a Gennaio di quest'anno, e che darà la possibilità di rientrare a circa 30 cervelli di tutte le discipline, posso aspirare ad accedere ai fondi per le chiamate dirette da parte delle singole Università? Ce ne sono dei nuovi ancora disponibili? Qual'è la legislazione di riferimento?

La ringrazio per il suo tempo,

Cordialmente,

XXXXXX