Caro Alberto,
La rideterminazione dell'assegno ad personam, dopo i tre anni di straordinariato, effettuata dall'amministrazione della mia università è consistita di fatto nel passaggio delle quattro classi, dovute per ricostruzione di carriera, dall'assegno ad personam al valore delle classi; in tal modo non ho goduto di alcun beneficio. Lo stipendio che mi sarebbe spettato da associato alla data di ricostruzione risultava notevolmente superiore. Il tutto contraddice le motivazioni istituzionali dell'assegno ad personam. Cosa ne pensi?
Cordialmente,
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caro collegail calcolo dell'assegno ad personam va fatto comparando la retribuzione totale lorda annua di associato a quella di professore straordinario. La differenza tra le due è l'importo dell'assegno. Il ricalcolo va fatto comparando la retribuzione totale lorda annua di professore straordinario comprensiva dell'assegno ad personam alla fine dello straordinariato, con quella come professore ordinario alla classe attribuita per effetto della ricostruzione di carriera. Se la differenza tra le due è positiva, questa è la nuova quota di assegno attribuita sino alla fine della carriera, pensionabile. La retribuzione di professore associato alla data di ricostruzione della carriera, cioè dopo 3 anni, non può essere presa a riferimento. Il principio della non reformatio in peius è rispettato sia nel calcolo che nel ricalcolo. Cordialmente
Alberto Pagliarini
domenica 23 gennaio 2011
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