mercoledì 26 dicembre 2012

nomina e stato giuridico

Gent.mo Prof. Pagliarini, Sono stato nominato da pochi giorni Professore Associato (con presa di servizio 28/12/2012) con procedura "pre-Gelmini", ai sensi dell'art. 29, comma 4. Per poter andare in pensione a 70 anni è necessario che eserciti opzione per la Legge Moratti? O invece l'applicazione del famoso comma 17 è per me automatica (essendo stato assunto dopo il 2005)? Ringraziandola di cuore per il fondamentale servizio che rende all'intera comunità universitaria, Con i migliori auguri per le prossime festività e per il nuovo anno, xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx ------------------------------------------------- caro collega la nomina ad associato e' stata fatta applicando le procedure delle norme esistenti prima della legge Gelmini. In conseguenza la sua posizione giuridica rientra nello stato giuridico antecedente la legge Gelmini, anche ai fini della pensionabilita'. Pertanto per poter usufruire del comma 17 della legge Moratti deve, necessariamente, esercitare il diritto di opzione previsto nella stessa legge. Ringrazio e ricambio gli auguri. Cordialmente Alberto Pagliarini

martedì 25 dicembre 2012

nomina e presa di servizio termini giuridici ed economici

Gent.mo Prof. Pagliarini mi permetto di rinviare la mail spedita il 14 dicembre perchè domani abbiamo un Senato Accademico e la Sua illuminante risposta potrebbe portarci in una direzione piuttosto che in un'altra. Il quesito deriva dalla necessità di approvare la presa di setvizio di 6 idonei di prima fascia entro il 2012 per evitare di cadere nel vincolo normativo che per ogni PO che prende servizio l'Ateneo deve prevedere almeno un concorso da ricercatore tipologia B, con tutto quello che comporta. Trattasi di 6 colleghi che hanno preso l'idoneità nel 2010 e sono stati tutti chiamati dalle rispettive Facoltà nel rispetto di quanto previsto dai piani triennali delle stesse. Il problema è che il piano triennale precedente faceva riferimento al triennio 2010-2012 quando ancora i nuovi vincoli rispetto ai ricercatori di tipologia B che, invece, sono previsti per il triennio 2013-2015. Se potessimo prevedere la presa di servizio dei Colleghi entro la fine del 2012, con decorrenza giuridica, forse, potremmo non cadere in quel baratro rappresentato dai tanti paletti disposti. RingraziandoLa anticipatamente per i chiarimenti che vorrà darmi, Le porgo distinti saluti xxxxxxxxxxxxxxx Da: "xxxxxxxxxxxx A: "pagliarini alberto" Inviato: Venerdì, 14 dicembre 2012 23:24:23 Oggetto: Presa di servizio: termini giuridici ed economici Egregio Prof. PAGLIARINI Il momento caotico che sta passando il sistema universitario e' a Lei ben noto e quindi non mi dilungo in premesse per Lei assolutamente scontate. Vado quindi direttamente al punto: e' possibile oggi, come lo e' stato in passato nel Sistema Universitario del nostro Paese, disgiungere il concetto di "termini giuridici" della presa di servizio di un docente da quello di "termini economici"? Colgo l'occasione per ringraziarLa per il prezioso servizio offerto con competenza e professionalità indiscusse per aiutare tanti a districarsi nella giungla in cui stiamo vivendo. Cordiali saluti xxxxxxxxxxxxxxxxxx -------------------------------------------------- gentile collega la questione: chiamata, nomina e conseguente presa di servizio per i professori di 1^ fascia, idonei sui concorsi banditi dal 2008, è inverosimilmente e legislativamente ingarbugliata per effetto di successive leggi che hanno fissato blocchi e vincoli alle assunzioni, molto forti per le cosiddette università non virtuose. E' pertanto impensabile poter dare una risposta univoca alle domande poste. Una risposta l'ho data prendendo a riferimento il comma 4 dell'art.18 (per un errore di digitazione nella risposta è indicato l'art. 28) della legge Gelmini. Quella risposta può valere solo per le università virtuose e nel rispetto del piano triennale e dei diversi vincoli, più leggeri per queste università. Posso comunque affermare che non ha senso parlare di nomina e presa di servizio solo ai fini giuridici, perché con la formale presa di servizio inizia il rapporto di lavoro effettivo e, quindi la corrispondente attribuzione della retribuzione, con la quale è concretizzato il fine economico oltre che quello giuridico. La questione richiamata all'inizio ha avuto e continua ad avere risvolti anche parlamentari: interrogazioni e proposte di emendamenti a disegni di legge. La soluzione legislativa al problema che investe alcune centinaia di idonei con le vecchie norme, non c'è ancora. E' auspicabile che il nuovo governo e il nuovo parlamento risolvano la questione anche perché vi sono profili di incostituzionalità sul trattamento delle diverse figure di idonei con gli stessi diritti, solo perché appartenenti a sedi diverse. Allego una ottima relazione sulla questione idonei che tratta in modo chiaro ed esaustivo, almeno sino ad oggi, la questione. Auguri di Buon Natale e cordialità Alberto Pagliarini