lunedì 20 dicembre 2010

sul riconoscimento degli assegni di ricerca

Ch.mo professore,
sono un ricercatore universitario dell'Università di xxxxxxxxxx, confermato dal 1° dicembre 2005.
Soltanto oggi ho scoperto che avrei potuto utilizzare il periodo dell'assegno di ricerca (due anni e un mese, dal 1° novembre 2000 al 30 novembre 2002) ai fini della ricostruzione di carriera (ho altresì appreso che altri colleghi lo hanno fatto). All'ufficio carriere della mia università mi hanno detto che ormai è tardi: avrei dovuto fare domanda entro un anno dalla conferma, o meglio entro un anno dalla data di una sentenza della Corte Costituzionale del 2008 (credo sia la n. 191, che però si riferisce solo al riconoscimento del servizio prestato in qualità di tecnico laureato).
Nella comunicazione con la quale il medesimo ufficio mi ha trasmesso a suo tempo (marzo 2006) il decreto dirigenziale della mia conferma non si fa parola della possibilità di utilizzare il periodo dell'assegno di ricerca per la ricostruzione di carriera ma si fa riferimento soltanto alle "figure previste dall'art. 7 della legge 21.2.1980 n. 28 e il servizio docente prestato nelle scuole secondarie".
Non sono riuscito a calcolare a quanto ascendano la somme "perse" in questi anni e mi chiedo se ci siano gli estremi per aprire un contenzioso con l'amministrazione dell'Ateneo, che non ha provveduto a informarmi per tempo di un mio diritto.
Grazie per la disponibilità.


Fabrizio D'Avenia


Caro collega
da alcuni anni gli assegni di ricerca sono riconosciuti nella ricostruzione di carriera, ma non ancora da tutte le sedi. La questione da me posta anni fa per il riconoscimento di questo diritto ha avuto buon esito ma non tutti gli aventi diritto ne hanno goduto, anche per comportamenti burocratico-amministrativi poco corretti. Diverse sedi, quando hanno deciso il riconoscimento, si sono correttamente premurate di informare tutti i docenti, con apposita circolare, invitando gli aventi titolo a fare domanda entro un anno dalla comunicazione. Nella sua sede cio' non e' avvenuto. Le consiglio, pertanto, di scrivere al rettore signifcando le procedure adottate da molte altre sedi e chiedendo l'attribuzione del diritto come giusto riconoscimento per una mancata doverosa informazione. Rilevi altresi' che l'anno fissato dalla legge per la presentazione della domanda, non ha, come piu' volte ho scritto, valore perentorio ma solo ordinatorio. Se ben ricordo cio' e' stato sancito anche da qualche sentenza. Cordialmente
Alberto Pagliarini

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