giovedì 30 dicembre 2010

eta' pensionabile per i clinici universitari

Gent.mo Dott. Pagliarini,
sono un docente di materie cliniche e seguo da tempo il suo blog che trovo molto interessante ed esauriente nelle risposte e nelle precisazioni puntuali. In virtù della legge Gelmini da pochissimo approvata, non è ancora chiaro, a mio avviso, visto che il caso mi riguarda personalmente, quale sarà il destino degli associati docenti di materie cliniche. La precedente legge Moratti prevedeva infatti all’articolo 18 che questi rimanessero in servizio fino a 70 anni indipendentemente da ogni tipo di richiesta. Poiché io compirò 68 anni nei primi mesi del’anno prossimo, ho chiesto agli uffici preposti chiarimenti in merito ma la mia università non ha saputo rispondere poiché a loro avviso non è ancora chiaro nel mio caso, se temporalmente i benefici dell’art. 18 della legge Moratti sono in essere o meno, come in maniera sibillina è riportato nel testo della legge Gelmini riguardante il collocamento a riposo dei docenti. Infatti secondo una interpretazione sfavorevole, tali effetti avrebbero valore dal compimento del 68 anno in poi ergo per loro dovrei andare in pensione al termine del prossimo anno accademico! Mi rivolgo a lei per un chiarimento in merito e la ringrazio anticipatamente anche a nome degli altri colleghi che stanno vivendo la stessa situazione.

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caro collega
la riforma Gelmini e' ormai legge dello Stato. Almeno per un anno restera' in gran parte inapplicata in attesa della emanazione dei numerosissimi decreti attuativi in essa previsti, indispensabili per l'applicazione delle norme generali in essa fissate. In attesa varranno le norme ancora in vigore se non espressamente abrogate. Per il pensionamento dei docenti clinici universitari vale ancora il comma 18 dell'art. 1 della 230/05, legge Moratti, che fissa a 70 anni il pensionamento, anche ai fini assistenziali, delle predette figure, senza possibilita' di chiedere i due anni di proroga in ruolo, perche' l'art. 22 della Gelmini esclude espressamente tale possibilita'. Qualche sede potrebbe, per motivi di economia di spesa, mandare in pensione gli associati a 68 anni. Ma vi e' il rischio reale di un ricorso al TAR. E' accaduto a Napoli e il rettore ha dovuto richiamare in servizio il docente e accollarsi le spese legali e giudiziarie. Cordialmente
Alberto Pagliarini

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