Gentile professore,
mi permetto di scriverle di nuovo data l'urgenza della questione, che incide sulla mia possibilità di essere ammessa ai prossimi concorsi per gli assegni di ricerca.
Sono un’ex assegnista di ricerca che ha usufruito di 5 anni di assegno e di tre anni di borsa di dottorato conferitami da una fondazione privata. La legge prevede che io non possa più essere titolare di assegno di ricerca avendo superato il tetto massimo di 8 anni tra borsa e assegno. Trovo che questa norma, scaturita a suo tempo dalla necessità di portare le università a regolarizzare i precari assumendoli come ricercatori, sia ora totalmente anacronistica (viste le attuali “code” di aspiranti ricercatori) e tremendamente svantaggiosa per chi ha un curriculum che consentirebbe di vincere senza problemi almeno un assegno. Esistono ricorsi/contestazioni in merito a cui possa appellarmi? E, inoltre: essendo la mia borsa di dottorato non erogata dal Ministero, ma da una fondazione privata, potrebbe non entrare nel computo degli 8 anni di tetto massimo? La ringrazio anticipatamente per l’attenzione e per l'aiuto.
Cordiali saluti,
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gentile dottoressa
non mi consta esistano ricorsi su questa questione, peraltro inammissibili perché la norma degli 8 anni è tuttora in vigore. Le suggerisco di far domanda specificando la sua posizione. Delle due l'una: la domanda potrebbe essere accettata perché la sede autonomammente ha deciso in tal senso nel regolamento di ateneo, oppure verrebbe respinta come inammissibile per la questione degli 8 anni. Comunque, guardi attentamente il bando, dovrebbero essere riportati i casi di inammissibilità. Cordialmente
Alberto Pagliarini
lunedì 29 novembre 2010
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