sabato 20 novembre 2010

annullamento concorso bandito

Caro collega,

volevo porti un quesito a cui nessun ufficio ha saputo rispondere. Nel caso
di una facoltà che, a seguito delle lungaggini intercorse dalla
pubblicazione su G.U. (giugno 2008) per un concorso di prima o seconda
fascia, decidesse di annullarlo, perché ha deciso che in due anni le sue
necessità sono cambiate o perché non ha più i fondi, può farlo legalmente?
Oppure è costretta a completare la procedura e poi non effettuare la
chiamata? Se annulla il concorso, è vero che i candidati potrebbero opporsi
perché ciò comporterebbe un danno per loro? Io sono convinto che fino al
momento della conclusione degli atti, la facoltà (e di conseguenza
l'ateneo)
può sempre cambiare idea. Mi farebbe piacere conoscere il tuo parere.

Ti ringrazio in anticipo per la tua sempre precisa e cortese attenzione.

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


---------------------------------------------------------
caro collega
ritengo che, in generale, un concorso bandito non possa essere annullato
dall'amministrazione che ha emesso il bando, salvo che, successivamente al
bando la stessa amministrazione abbia rilevato evidenti vizi formali ed
errori contenuti nel bando che potrebbero portare all'impugnazione
giudiziaria dello stesso. In tal caso per autotutela l'amministrazione
annulla il bando ed emana un nuovo bando eliminando i vizi ed errori
contenuti nel precedente. Per correttezza l'amministrazione informa i
candidati dell'annullamento, restituisce tutta la documentazione presentata
ed informa del nuovo bando al quale possono ripartecipare, ove interessati.
Tale procedura evita il possibile ricorso contro l'annullamento, da parte di
un qualsiasi concorrente. Questo dovrebbe valere per un concorso pubblico
qualsiasi, anche per la docenza universitaria. Per i concorsi universitari
il legislatore ha concesso la non chiamata di un idoneo di un concorso
bandito ed espletato, proprio per tutelare le mutate esigenze scientifiche e
didattiche delle facoltà e, per evitare abusi, ha, però, vincolato la
facoltà a non bandire il concorso prima di due anni. Cordialmente
Alberto Pagliarini

Nessun commento: