lunedì 18 ottobre 2010

trasferimento e budget

Gent.mo Professore,
le scrivo per porle una domanda a cui non sono ancora riuscito a dare una risposta univoca.
Sono un ricercatore confermato che opera in una sede sita in una regione diversa da quella dove risiedo. Ho la possibilità di "tornare a casa" attraverso un concorso per trasferimento utilizzando l'istituto della mobilità. La domanda che volevo porle è se l'Università, dove lavoro attualmente, ha potere di veto sul mio eventuale trasferimento e se il budget "mi segue" al 100% o in quale percentuale.
La ringrazio per il fondamentale lavoro che svolge e le porgo distinti saluti

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caro collega
l'università non ha potere di veto sul trasferimento regolarmente vinto. Ricupera un posto con relativo budget. La sede che ha bandito il trasferimento ha già la copertura finanziaria per il posto messo a concorso. Cordialmente
Alberto Pagliarini

2 commenti:

Unknown ha detto...

Nel ringraziare per le utilissime informazioni, aggiungo un paio di dubbi. Mi è stato detto che la Facoltà di appartenenza deve deliberare un nulla osta al trasferimento (poi ratificato del Rettore): la Facoltà può negare il nulla osta al trasferimento (sia che sia in corso d'anno che a inizio anno accademico)?
Inoltre, esiste ancora "l'agevolazione dei 7 anni"? Ne ho notizie frammenatarie e sicuramente imprecise: dopo sette anni fuori regione (in base a una finanziaria di Mussi, è l'unica fonte che ho trovato) si può passare a una nuova sede con il budget coperto interamente dal Ministero. Ma è ancora possibile?
Un affettuoso ringraziamento.

Livio ha detto...

Gentile professore e cari colleghi, aggiungo anch'io il mio dubbio su questo argomento. Sono un ricercatore confermato e un anno fa ho ottenuto un trasferimento da una regione ad un'altra grazie alla "ex-legge Zecchino". Ora, avrei la possibilità di un ulteriore trasferimento che permetterebbe anche a me di "tornare a casa", nella mia regione e nella mia città, e - tra l'altro - in un ambiente lavorativo a me più consono. Tuttavia il Decreto Ministeriale 23 settembre 2009 n. 45, Art. 5 - (Interventi per favorire la mobilità del personale docente e ricercatore) recita:
"Nei casi di cessazione nell'arco di cinque anni dalla data della assunzione in servizio, per ulteriore trasferimento o altra causa, dei soggetti che hanno dato luogo agli incentivi di cui sopra, si procederà al corrispondente recupero della somma assegnata". La mia attuale università perderebbe dunque molti soldi, e mi è stato detto che questo impedisce il mio nuovo trasferimento. Sono dunque obbligato a restare almeno altri 4 anni nella mia attuale sede?
Grazie mille per la risposta e buona domenica,
Livio