Gentilissimo Prof. Pagliarini
ricorro a Lei per un quesito che riguarda la liceità di alcuni aspetti
che riguardano in nuovo statuto in vigore presso la mia Università
(xxxxxxxxxxxxxxx).
Da circa un anno, l'attivazione del nuovo statuto ha portato
all'unificazione dei Dipartimenti e delle Facoltà in alcune entità
denominate Scuole, che assommano in sé le prerogative delle precedenti
istituzioni.
Inoltre, i Consigli di Classe sono stati aboliti, affidando la gestione
degli aspetti della didattica a dei responsabili (Presidenti) SCELTI dal
Direttore della Scuola e NON ELETTI.
Inoltre, le scelte della didattica non vengono condivise se non a
livello dei Consigli di Scuola (che di fatto, come si sa, si limitano in
genere a ratificare).
Ora, ho il sospetto che la gestione degli ex-Consigli di Classe, che ho
appena descritto, non sia conforme al quadro normativo generale.
A quanto ne so, non mi sembra sia legittimo un Presidente di Classe non
eletto dall'assemblea.
Potrebbe aiutarmi a ricostruire il quadro normativo di riferimento, e
potrebbe gentilmente darmi un suo parere?
Le sarei immensamente grata, non è facile trovare un esperto in grado di
districarsi entro la legislazione universitaria.
Grazie di cuore.
Cordialmente
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
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gentile collega
con la legge 168/89 le università godono dell'autonomia organizzativa,
contabile, finanziaria attuata mediante Statuto e e regolamenti approvati
dal ministero. Con successive leggi l'autonomia si è ulteriormente
rafforzata ed estesa. Le università possono aprire, chiudere o accorpare
facoltà, dipartimenti, corsi di studio dandone una organizzazione
regolamentare anche per quanto attiene la nomina dei responsabili delle
strutture, nel rispetto dei principi generali fissati dalla legge citata e
da successive. E' difficile pensare che una sede modifichi lo Statuto
ignorando, o in evidente contrasto con i principi generali fissati dalle
leggi. Se ciò avvenisse le decisioni assunte potrebbero essere facilmente
impugnate dal Ministero o dalla magistratura amministrativa. Cordialmente
Alberto Pagliarini
domenica 31 ottobre 2010
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