Gentile Prof. Pagliarini
leggendo i suoi interventi sul blog, ho appreso che, in teoria, gli
assegni di ricerca sarebbero valutabili ai fini della ricostruzione
della carriera.
Sono un Professore Ordinario e ho ottenuto la conferma nel 2004 ma,
nella valutazione dei miei servizi, è stata esclusa senza appello una
borsa di studio biennale che al tempo veniva chiamata "Borsa
Post-Dottorato".
Ora, poiché questa borsa di studio credo possa essere assimilabile ad un
assegno di ricerca, Le domando se si possa richiederne la considerazione
ai fini della ricostruzione della carriera. Nel caso questo sia
possibile, come si deve procedere?
Grazie di cuore del tempo che vorrà dedicarmi.
Cordiali saluti
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gentile collega
l'assegno di ricerca nella ricostruzione di carriera è ormai riconosciuto
da molte sedi, non da tutte, pur essendosi espressi favorevolmente il CUN,
il MIUR, il Ministero dell'Economia, l'INPDAP, le Avvocature Generali di
Pisa e Brescia e anche una recente sentenza favorevole al ricorrente del TAR
Campania. Per le borse di studio post dottorato, a mio avviso riconoscibili
come l'assegno di ricerca, nessuna sede ha posto un quesito ai predetti
organismi istituzionali. Io ho sempre suggerito di fare specifica domanda di
riconoscimento nella speranza che qualche sede produca un quesito. Da quanto
mi risulta sinora ciò non è accaduto. Se fossero in tanti della stessa sede
a farne richiesta probabilmente l'amministrazione sarebbe costretta a porre
un quesito comunicando agli interessati di averlo posto. Cordialmente
Alberto Pagliarini
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