domenica 30 maggio 2010

tempistica domanda pensionamento

"Per riuscire a scansare la penalizzazione bisognerà che le domande siano
state accolte prima che le nuove norme entrino in vigore. Solo così si
potrà ottenere la liquidazione in un’unica soluzione come è stato finora":
così un articolo apparso sul 'Corriere' di ieri.
Caro Pagliarini, mi affido alla tua competenza per sapere che significa
quel 'prima che le nuove norme entrino in vigore', cioè quanto tempo c'è
tra la presentazione della "manovra" nella sua forma definitiva, l'iter
parlamentare, la trascrizione nella GU, ecc. ecc. e la domanda che chi,
come me e molti altri, pur volendo continuare a fare il proprio lavoro
all'Università, avendo maturato i 40 anni di contribuzione potranno, ma in
realtà dovranno, presentare per non vedersi annientata la buonuscita? Ti
ringrazio in anticipo. Un cordiale saluto,
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caro collega
il decreto è da ieri all'esame del Presidente Napolitano. Quando Napolitano
lo avrà esaminato, se condiviso, nel senso che non ritiene ci siano aspetti
di incostituzionalità, lo firmerà e sarà pubblicato sulla G.U. Da quel
giorno il decreto è esecutivo. Pertanto la domanda per il pensionamento,
mirata ad evitare gli effetti del decreto, deve essere presentata e
protocollata prima della pubblicazione del decreto sulla G.U. Nessuno può
prevedere il tempo di esame del decreto da parte del Presidente Napolitano e
se il Presidente chiederà o no chiarimenti prima di firmare, allungandosi in
tal modo i tempi. Il Presidente potrebbe anche rilevare aspetti di
incostituzionalità per certe questioni che vanno modificate dal Consiglio
dei ministri o stralciate e portate avanti con disegno di legge governativo.
In conclusione, chi ha deciso di andar via, faccia domanda di pensionamento
indipendentemente dall'iter del provvedimento in corso di esame.
Cordialmente
Alberto Pagliarini

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