Gent.mo,
per la Sua esperienza, mi permetto di sottoporLe il seguente quesito:
- 3 anni e mezzo ho firmato una presa di servizio in prima fascia il cui Decr. Rett. precisava la laurea specialistica in cui sarei stato incardinato, che si trova in una sede perifierica dell'Università di xxxxxxxxxxxxx;
- conseguentemente (ero associato in sede centrale) la mia vita è diventata: fare lezione a un'ora di distanza SENZA ALCUN rimborso economico di trasferta (tecnicamente sono "incardinato" per la didattica nella sede periferica), mentre per TUTTE le altre attività (di ricerca, compresa l'afferenza al Dipartimento, e istituzionali = Consigli ecc.) sono in sede centrale;
- l'Ufficio Legale della mia Università (ma immagino non sia proprio indipendente...) mi dice che, avendo preso servizio a quelle condizioni, nulla mi è dovuto di trasferta (che in un anno, due corsi, con esami ricevimento studenti ecc., impatta non poco);
- a me pare una palese disparità di trattamento rispetto ai miei colleghi che "fanno tutto" in sede centrale, dato che mi sembra che ancora lo status giuridico sia lo stesso e/o comunque non si possa subordinare la chiamata in ruolo a condizioni che poi si concretizzano di fatto in una sperequazione economica a parità di inquadramento e prestazione professionale.
Posso chiederLe cortesemente come Lei la pensa?
Grazie molte, con stima
xxxxxxxxxxxxxxx
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caro collega
per le difficoltà finanziarie diverse sedi hanno incardinato il nuovo
docente in ruolo nella sede decentrata dove deve prestare servizio.
Così facendo l'amministrazione ha evitato la spesa di trasferta perchè
c'è l'obbligo del docente di risiedere nella sede dove presta servizio.
E' questo uno dei tanti effetti della crisi finanziaria degli atenei.
Sic stantibus rebus l'ufficio non può pagare alcuna trasferta. Può solo
chiedere il trasferimento per scambio con un docente della stessa Facoltà,
stesso SSD che risiede nella sede decentrata ed ha interesse a
trasferirsi. La Facoltà può dare il nulla osta e l'anmministrazione
può consentire lo scambio a costo zero.
Cordialmente
Alberto Pagliarini
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