giovedì 3 giugno 2010

convenienza di riscattare il TFS

Gentile prof. Pagliarini, sono un ricercatore in ruolo dal 1.1.2005 ed ho 40 anni. Alla luce delle nuove norme sulla liquidazione e sull'incertezza di poterla percepire è conveniente secondo Lei riscattare ai soli fini del TFR(o TFS) gli anni della laurea, del dottorato e del post-dottorato? (un totale di oltre 9.000 euro, circa 120 euro al mese per 8 anni?). La ringrazio davvero per la sua gentile disponibilità.
xxxxxxxxxxxxxxxxx

---------------------------------------------------------------------------
caro dottore
con le nuove norme il TFS sarà calcolato alla vecchia maniera, cioè come TFS, sino al 31/12/2010, mentre sarà calcolato con le nuove norme, cioé diventa TFR, quindi in misura più ridotta, dal gennaio 2011. Pertanto il riscatto del TFS conviene perchè con il riscatto aumentano gli anni da computare come TFS. Inoltre il riscatto è scaricabile con l'IRPEF, quindi in parte è recuperabile, ed è rateizzabile in 10 anni, 120 mensilità senza interessi, incidendo non molto sulla retribuzione. Cordialmente
Alberto Pagliarini

1 commento:

Paolo Molinas ha detto...

Egr. Prof. pagliarini,
mi è appena giunta una lettera dall'Ufficio del personale in risposto alla mia richiesta di riscatto del TFS (Ente pubblico non economico- Contratto Ricerca - INPDAP)per la laurea (5 anni) più il servizio Militare (1,5 anni). La cifra che mi è stata computata appare assai elevata, praticamente una mensilità per 6,5 anni. Il responsabile del personale afferma che tale importo NON è deducibile fiscalmente. In queste condizioni apare chiaro che verserei una somma per riceverne una un pò superiore ma fortemente tassata fra pochi mesi (andrò in pensione a fine 2010). Le chiedo pertanto se può dirimere questo quesito; la somma pagata ai fini del riscatto del TFS è deducibile o no dal reddito IRPEF e, se la risposta è positiva (come da Lei affermato in altri post) quali sono i riferimenti normativi e/o interpertazioni dell'Agenzia delle entrate sull'argometo?
La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti,
Paolo Molinas