giovedì 26 febbraio 2009

coefficienti rendimento pensioni

Caro Prof. Pagliarini,
sono una collega della Sapienza e leggo sempre con molta attenzione le risposte che lei gentilmente e puntualmente da ai quesiti posti dai colleghi. Ho letto nel suo blog la risposta del 22 febbraio 2009 che lei ha dato al collega che le chiedeva se ci sono cambiamenti su pensioni e buonuscita che riporto:
“caro collega
nell'immediato non vi è alcun cambiamento. Da anni, per la stessa legge Dini del 1995, si sarebbero dovuti rideterminare i coefficienti di rendimento ma nessun governo ha voluto affrontare questo scabroso argomento. La forte crisi in atto, la crescita del debito pubblico e quella dell'onere pensionistico pagato dagli enti previdenziali, possono costringere il governo in carica ad affrontare la questione. E' difficile fare previsioni in materia. Occorre però attenzione sull'evolversi della questione per poter prendere conseguenti decisioni. cordialmente
Alberto Pagliarini”.
Mi risulta che con la Legge 24 dicembre 2007, n. 247 "Norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività per favorire l’equità e la crescita sostenibili, nonchè ulteriori norme in materia di lavoro e previdenza sociale" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 301 del 29 dicembre 2007 vengono cambiati i coefficienti dei rendimenti delle pensioni a partire dal 1 gennaio 2010, l’articolo 1 di tale legge riporta infatti ad una tabella A con coefficienti di calcolo modificati rispetto ai coefficienti attuali. Con riferimento all’attuale situazione ci sarebbero perdite percentuali che vanno da 6 all’8,41 in base all’eta’ anagrafica. E’ vero questo, e quindi per chi ha i requisiti sarebbe meglio andare in pensione entro il 31 dicembre 2009, oppure non è come penso e non c’è da preoccuparsi per il momento? Molti colleghi hanno le stesse mie perplessità.
La ringrazio per la risposta
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cara collega
vi è in giro molto allarmismo e, quindi, preoccupazione per possibili riduzioni sulla pensione e buonuscita. Ho già scritto che i docenti sono per nulla o poco interessati dalle recenti norme sulla pensione tra cui la legge 247/07. La legge predetta ha stabilito una riduzione dei coefficienti per il calcolo di tutta la pensione contributiva o della quota B di pensione maturata dal 1996 per coloro che sono nel sistema "misto", cioè retributivo per l'anzianità maturata al 31 dicembre 2005 e contributivo per l'anzianità successiva. Ricordo che il sistema misto è attribuito a coloro che al 31 dicembre 1995 non avevano maturato 18 anni di contributi. A coloro che alla stessa data avevano maturato 18 o più anni di contributi si applica il metodo retributivo. Per i docenti con il metodo retributivo la pensione è tuttora regolata dall'art. 40 del DPR 382/80.al quale l'INPDAP si attiene per il calcolo della pensione. Per quanto attiene le aliquote di rendimento per il calcolo della quota A e della quota B. sono rimaste immutate come negli anni passati, è cambiato solo, come ogni anno, il tetto pensionabile che per il 2009 è di 42.069 euro e, conseguentemente sono variati gli scaglioni sui quali si applicano le aliquote di rendimento. Pertanto, l'aliquota di rendimento per la quota A è del 2% per ciascun anno di contribuzione sino al tetto pensionabile di 42.069 euro, l'aliquota scende all'1,5% per la base pensionabile compresa tra 42.069 e 55.951,77 euro, scende ancora all'1,25% per la base pensionabile compresa tra 55.951,77 e 69.834,54 e scende ulteriormente all'1,00% per la base pensionabile superiore a 69.834,54 euro. Per la quota B l'aliquota di rendimento è del 2% per ciascun anno di contribuzione sino al tetto pensionabile di 42.069 euro, scende all'1,60% per la base pensionabile compresa tra 42.069 e 55.951,77 euro, scende ancora all'1,35%
per la base pensionable compresa tra 55.951,77 e 69.834,54 euro, scende ulteriormente per la base pensionabile compresa tra 69.834,54 e 79,931,10 euro, per diventare lo 0,90% per base pensionabile superiore a 79.931,10 euro. Per quanto attiene la buonuscita, sinora non vi è stata alcuna modifica e non credo ce ne saranno a breve. Continuo a dire che occorre seguire l'andamento legislativo in materia di pensioni per essere pronti ad anticipare con dimissioni eventuali previsioni peggiorative. cordialmente
Alberto Pagliarini

1 commento:

Cosimo Toma ha detto...

Gentilissimo professor Pagliarini,mi chiamo Cosimo Toma e le scrivo da Maglie in provincia di Lecce. Sono un pensionato INDAP. Sono in possesso di contributi INPS pari ad anni 12,versati dal 1953 al 1972, gradirei gentilmente sapere se le aliquote di rendimento da applicare per il calcolo pensionistico, devovono essere calcolate fino al periodo in cui si aquisce la pensione , o solamente per il periodo cui si sono versati i contributi,ovvero per i 12 anni? La ringrazio anticipatamente.