Gent.mo Prof. Pagliarini,
come lei sa, c’è molta sfiducia sulla possibilità che i decreti, delegati dalla legge Gelmini, siano emanati e, in caso affermativo, in tempi ragionevoli.
Le chiedo allora, da ignorante in materia, se sia possibile effettuare una qualche azione legale verso il ministero a causa del non rispetto di tempi, stabiliti dalla legge. Tale ritardo infatti configura un evidente danno per tutti coloro che hanno legittime aspettative di carriera.
Penso ad esempio ad una sorta di “class action” contro il ministero.
Mi rendo conto dell’ipotesi alquanto azzardata ma mi permetto di chiederle ugualmente un suo autorevole parere.
La ringrazio molto,
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caro collega
comprendo le legittime aspettative di carriera di molti docenti, ma nello specifico un ricorso coinvolgerebbe non uno ma più ministeri, MIUR, Economia, Funzione Pubblica
e in qualche caso anche il Governo. Le leggi emanate dal parlamento sono piene di impegni temporali di decreti attuativi da emanare che non hanno mai visto luce. Ritengo non siano ammissibili. Occorre invece che sindacati della docenza, rettori, organi di governo degli atenei, facoltà, premano sul governo e sul ministro del MIUR per il rispetto dei tempi di emanazione dei diversi decreti e regolamenti. Cordialmente
Alberto Pagliarini
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