Gentilissimo prof. Pagliarini,
Ho vinto un concorso da ricercatore a tempo indeterminato (RTI) presso l’Università di xxxxxxxxx ed ho effettuato la presa di servizio il giorno 31/12/2010.
Dal momento che stavo svolgendo il lavoro di ricercatore a tempo determinato (RTD) presso l’Università di xxxxxxxxxxx ho dato le dimissioni volontarie appena ho saputo della convocazione per la presa di servizio. Ora, con una lettera raccomandata (che allego), l’Ateneo di xxxxxxxxxxxx mi chiede di restituire 1724,61 euro che deriverebbero dalla differenza tra l’addebito per mancato preavviso delle dimissioni da RTD (€ 2520,42) meno il TFR che, invece, mi spettava (€ 955,28).
Il mio contratto da RTD presso l’Università di Firenze, all’art.6, effettivamente recitava che “AI di fuori dei casi per giusta causa, il lavoratore potrà recedere unilateralmente dal rapporto di lavoro dando un preavviso scritto di almeno trenta giorni. In caso di mancato preavviso, il Dipartimento/Centro ha il diritto di trattenere al lavoratore un importo corrispondente alla retribuzione per il periodo di mancato preavviso” e quindi, evidentemente, il funzionario ha applicato la disposizione (file allegato).
Mi chiedo però se il mio caso non rientri in quella giusta causa di cui parla l’art. 2119 c.c., primo comma (ove vi sia “una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto”) dal momento che ero impossibilitato a dare le dimissioni pena il creare una anomala situazione di doppia dipendenza (xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx) o rinunciare a presentarmi a xxxxxxxxxxxxx e perdere il lavoro.
Non potevo neppure dare le dimissioni con il richiesto preavviso di 30 giorni visto che la convocazione per la presa di servizio presso l’Ateneo di xxxxxxxxxx mi è arrivata con solo undici giorni di preavviso (allegato).
Mi consiglia di rivolgermi ad un sindacato? Pensa ci siano gli estremi per un ricorso?
La ringrazio per un cortese consiglio.
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caro dottore
ritengo ci siano i motivi di giusta causa per cui non può essere applicato l'art. 6 del contratto. Le si può attribuire, però, una negligenza per non aver avvertito l'amministrazione di essere in attesa di nomina a RTI e di conseguenti dimissioni connesse con la notifica della stessa. Comunque provi a scrivere al rettore chiarendo i motivi di giusta causa per cui non dovrebbe essere applicato l'art. 6 del contratto RTD. Cordialmente
Alberto Pagliarini
giovedì 31 marzo 2011
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1 commento:
Gentile Professore, non so se potrà rispondermi ma le pongo comunque la questione sempre relativa al mancato preavviso: ho vinto un concorso nella PA e sono in attesa di nomina ufficiale per poter dare il preavviso che, nel mio caso(contratto TLC) è di tre mesi. Domanda: valgono esattamente le medesime considerazione del caso precedente ovvero posso avvalermi della "giusta causa"? Ed è opportuno avvisare "informalmente" per evitare accuse di negligenza?
Grazie
Poeta
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