giovedì 25 giugno 2009

recupera assegno ad personam erroneamente corrisposto

Gentile Prof. Pagliarini,
Le scrivo per avvalermi della sua esperienza e della Sua cortesia in merito al caso universitario che mi riguarda.
Il 1 gennaio 2004 sono stato assunto come ricercatore dall'Università di Roma "La Sapienza" come ricercatore (nel SSD SECS-S/06). Fino a quella data ero ricercatore presso l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare(con contratto a tempo indeterminato e 8 anni di anzianità in ruolo).Al momento dell'assunzione chiesi un assegno ad personam che coprisse la differenzadi stipendio. Questo venne determinato sulla base delle tabelle stipendiali del 2003 e mi venne corrisposto a partire da febbraio 2004. Nel 2007 la Commissione di Conferma mi giudicò non idoneo. Ritenendo immotivato il giudizio feci ricorso al TAR che decidette per un nuovo giudizio "con diversa Commissione". La mia pratica passò al CUN che indicò la nuova Commissione, questa mi dichiaròidoneo e finalmente venni immesso in ruolo nel febbraio 2009 (una lunga e penosa storia).
In questi anni "La Sapienza" ha continuato a corrispondermi lo stesso identicoassegno aggiuntivo del 2004, aggiornando le altre voci stipendiali.In questi giorni, nel fare la ricostruzione di carriera, mi è stato dettoche l'assegno avrebbe dovuto essere riassorbito durante questi anni ma che -per errore- questo non è avvenuto. Di conseguenza si configura un conguaglio molto rilevante a mio sfavore.
La mia domanda è la seguente: l'operato della amministrazione della Sapienza ècorretto ? L'assegno è riassorbibile ? e se lo è sono tenuto a restituire l'eventuale eccesso nonostante l'errore protratto per 5 anni e mezzo ? Potrebbe indicarmi la normativa in proposito perchè possa leggerla di persona ? Con i più sentiti ringraziamenti,
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caro dottore
l'assegno ad personam non è riassorbibile solo per i docenti di ruolo che avanzano nella carriera, da ricercatori ad associati o ordinari. Per coloro che entrano nei ruoli universitari provenienti da altre amministrazioni l'assegno è riassorbibile secondo quanto stabilito dalle leggi 537/93 e 370/99.
La sentenza 293 del 4/2/08 del Consiglio di Stato sez. IV, ha fissato importanti principi in tema di recupero di somme erroneamente corrisposte dalla P.A. al proprio dipendente. Uno dei principi è che l'amministrazione deve disporre il recupero con modalità idonee a non incidere negativamente sul dipendente stesso autorizzando una rateazione delle somme dovute tale da non incidere sulle esigenze di vita del debitore. cordialmente
Alberto Pagliarini

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