Caro prof. Pagliarini
Ho fatto domanda per il riconoscimento dell'assegno di ricerca circa un anno fa. Ora sembra che la mia Università sia orientata a riconoscere l'assegno ai fini della cariera e della pensione. Nello schema di domanda che ho inviato dichiaravo che l'assegno non aveva dato luogo a trattamento di quiescenza (credo che la formula che ho copiato dicesse questo). Ora ho scoperto che essendo, al tempo dell'assegno, un dipendente pubblico in aspettativa senza assegni il mio Ministero dovrebbe avere versato i contributi previdenziali. Se le cose stanno effettivamente così, sicuramente non posso chiedere alla mia Università il riconoscimento dell'assegno ai fini pensionistici; ma - le chiedo - conservo il diritto a chiederlo ai fini della carriera (scatti biennali)? Grazie per l'attenzione e per la sua gentilezza,
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caro dottore
ritengo abbia diritto al riconoscimento ai fini economici. cordialmente
Alberto Pagliarini
domenica 17 maggio 2009
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