sabato 6 febbraio 2010

sulla concessione di due anni di proroga in ruolo

Caro Alberto, sono un PO che ha fatto ricorso
per rimanere in servizio ancora per due anni
presso il mio Ateneo (compio 70 anni il prossimo
aprile ) . L'avvocato a cui mi sono rivolto nel
giugno scorso, ha preferito farmi fare ricorso
alla Presidenza della Repubblica,invece che al
TAR emiliano . Altri PO , hanno avuto ragione dal
TAR e successivamente dal Consiglio di Stato a
cui si era rivolta l'Universita'. Con una nuova
delibera del Senato Accademico molto restrittiva
, questi Colleghi sono stati costretti a fare un
contro ricorso con ulteriore esborso per parcelle
e spese legali.
Il mio percorso ,mi si dice, è molto piu' lungo.
So che altri Atenei hanno accettato la sentenza
del TAR senza appellarsi al Consiglio di Stato.
Mi sai spiegare questi diversi comportamenti tra
Atenei verso i ricorrenti. Ed io sono stato
consigliato bene dal mio avvocato? Grazie come
sempre dell'attenzione. Cordiali saluti
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caro Roberto
la questione della concessione o no della proroga in ruolo di due anni è
stata condizionata, in molte sedi, dalla disastrata situazione finanziaria
d'Ateneo. Per realizzare economie di spesa sul capitolo personale docente,
diverse sedi hanno assunto la decisione di non concedere i due anni di
proroga senza attenersi alla norma che consente la discrezionalità della
concessione, ma motivata dalla esistenza o no di esigenze didattiche e/o di
ricerca. In mancanza di una chiara motivazione la decisione di non
concessione è stata giustamente annullata dai TAR e dal Consiglio d Stato.
Questo è in sintesi quanto è accaduto e sta accadendo in diverse sedi sulla
predetta questione. In presenza di sentenze del TAR favorevoli ai ricorrenti
era fuor di luogo presentare un ricorso alla Presidenza della Repubblica,
allungando con ciò i tempi giudiziari per ottenere una sentenza che,
presumibilmente, sarà allineata a quelle già emesse dal TAR, avallate dal
Consiglio di Stato. Vi sono sedi che hanno continuato a concedere i due anni
di proroga in ruolo a tutti coloro che ne fanno domanda. Altre hanno
prestabilito criteri più o meno accettabili per la concessione dei due anni.
Altre hanno deciso, sbagliando, di non concedere ad alcuno i due anni di
proroga per realizzare economie di spesa utili a riportare il bilancio in
equilibrio. Queste ultime sedi, dopo le sentenze dei TAR, hanno
rideliberato sulla questione fissando criteri più o meno restrittivi per la
concessione dei due anni di proroga. Mi piacerebbe sapere la nuova decisione
assunta dal Senato accademico della tua sede che ha costretto gli
interessati a fare un ulteriore ricorso al TAR. Ti sarò grato se potrai in
qualche modo fornirmi informazioni sulla predetta decisione. Cordialmente
Alberto Pagliarini

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