lunedì 26 settembre 2011

ricercatori non confermati e attività di consulenza scientifica

Gentilissimo Professore,
Le ho già scritto all'inizio di settembre. Mi scusi se le riscrivo una seconda volta ma non so se ha ricevuto la prima email e in ogni caso le vorrei chiedere se ha qualche nominativo da segnalarmi, cioè se conosce qualcuno che può rispondermi e consigliarmi.

Io ho vinto un concorso da ricercatore e non ho ancora preso servizio. Ho
la P. IVA perché negli ultimi anni, fra le varie cose, ho svolto attività
di consulenza per programmi televisivi fornendo la mia competenza di
esperta di scienze umanistiche.

La responsabile dello statuto giuridico dei ricercatori del mio ateneo mi
ha spiegato che non solo devo chiudere la P. IVA non appena firmato il
contratto a tempo indeterminato, ma anche che non posso svolgere alcuna
attività durante i tre anni che precedono la conferma. Ora, mentre
(leggendo su internet il suo blog e diversi testi normativi) mi è chiaro
il motivo per cui la P. IVA e il contratto a tempo indeterminato presso un
ente pubblico sono incompatibili, meno chiara mi sembra la ragione per cui
non potrei svolgere attività di consulenza scientifica per i prossimi tre
anni. Tra l'altro, come emerge anche nel suo blog, la legge Gelmini (c. 9
e c. 10 dell'art. 6 se non sbaglio) consente a ricercatori e professori
universitari di svolgere attività di consulenza scientifica, quale è
appunto quella che vorrei fornire io. Forse che i ricercatori non
confermati sono soggetti ad un regime giuridico diverso?


La ringrazio già da ora se vorrà rispondermi e la saluto molto
cordialmente

XXXXXXX

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gentile dottoressa
non vi è dubbio che non può mantenere la partita IVA e non può esercitare
libera attività professionale nella veste di ricercatore non confermato
o confermato. Per il comma 10 dell'art. 6 della legge Gelmini, Il
ricercatore a tempo pieno può liberamente svolgere attività di consulenza
scientifica anche retribuita, occasionale, non continua con contratto a tempo
indeterminato, che sia compatibile con i doveri istituzionali. Occorre
vedere se ilregolamento della sua sede, porrà vincoli e limitazioni a tale attività, non consentendola, per esempio ai ricercatori non confermati, non ancora
in ruolo. Cordialmente
Alberto Pagliarini

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