lunedì 19 settembre 2011

procedure per chiamata diretta

Caro Prof. Pagliarini,


le vorrei chiedere un parere riguardo alla procedura di chiamata diretta
dei vincitori di progetti di ricerca di alta qualificazione, cui potrei essere
forse interessato in quanto coordinatore di un progetto europeo. In
particolare, tale procedura esiste in virtù dell'art. 1 comma 9 della
legge 230/2005 ("Moratti") così come modificato dall.art. 29 comma 7 della legge
240/2010 ("Gelmini").

Sulla procedura ho i seguenti dubbi:

Qual è l'iter interno agli atenei che si deve seguire oggi per la chiamata
diretta?

Le norme non sembrano esplicite a questo riguardo. La normativa
preesistente prevedeva la chiamata da parte della facoltà, anche se già non era del tutto chiaro con quale maggioranza, perché le chiamate per chiara fama
richiedevano la maggioranza dei due terzi degli ordinari (DM 25 luglio
1997 come modificato DM 2 agosto 1999), ma le chiamate dirette non per chiara
fama in molti atenei richiedevano invece la maggioranza assoluta degli
aventi diritto (come per le chiamate di idonei).

Ora, in applicazione della legge 240/2010, la competenza generale delle
chiamate dovrebbe passare ai dipartimenti + consiglio d'amministrazione.
Questo vale anche per le chiamate dirette, malgrado la non esplicita
abrogazione delle norme ad esse relative (ossia Legge 15 maggio 1997, n.
127 e DM 25 luglio 1997 come modificato DM 2 agosto 1999)? E se vale anche per
le chiamate dirette, qual è la procedura?

Altrimenti se non vale il trasferimento di competenze ai dipartimenti,
quale
sarebbe la procedura per tali chiamate, dato che le facoltà non
esisteranno
più?



E, infine, in questa fase transitoria in cui molti atenei non hanno ancora
approvato i nuovi statuti e/o regolamenti, quale procedura dovrebbe
applicarsi secondo lei?



Grazie,



Cordiali saluti,




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caro collega
le Facoltà tendono a sparire, eventualmente sostituite da altri organismi o
scuole, secondo le scelte di ciascun Ateneo.
Le competenze saranno via via trasferite ai Dipartimenti. E' una realtà
legislativa. Ovviamente le procedure annesse alle varie
competenze, comprese quelle per le chiamate dirette, devono essere fissate
negli Statuti e nei Regolamenti di Ateneo.
Non è possibile, pertanto, dare una risposta univoca alle sue domande.
Presumibilmente, per la chiamata diretta occorrerà
la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto nel Consiglio di
Dipartimento. In attesa dei decreti legislativi di attuazione della legge
e dell'approvazione degli Statuti e Regolamenti di Ateneo valgono le
normative e i regolamenti già vigenti. Lo dice la stessa legge Gelmini.
Cordialmente
Alberto Pagliarini

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