domenica 11 settembre 2011

legge Gelmini e parentopoli

Gentile prof. Pagliarini,
non riesco a capire se il vincitore di un concorso per un posto da ricercatore a tempo indeterminato, bandito ma ancora non espletato prima della entrata in vigore della legge Gelmini,possa essere chiamato in una struttura universitaria (dipartimento) in cui sia presente un parente.
Grazie per la sua disponibilità
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caro dottore
l'art. 29 comma 2 stabilisce che per i concorsi banditi antecedentemente alla entrata in vigore delle legge Gelmini, continuano ad applicarsi le vecchie procedure. Ciò vale anche per la chiamata o la nomina di un ricercatore. L'art. 18 comma 1, punto b) introduce la non possibilità di accesso ai concorsi di chiamata per parenti di un docente del dipartimento che dovrà effettuare la chiamata. Evidentemente vale per concorsi di chiamata banditi dopo l'entrata in vigore della legge. Cordialmente
Alberto Pagliarini

3 commenti:

Anonimo ha detto...

una legge sicuramente malfatta, ma questo articolo ci voleva e avrebbero dovuto renderlo retroattivo...

è una vergogna la parentopoli che si vede in alcuni atenei...

Anonimo ha detto...

esistono anche i codici etici degli atenei già approvati ed in vigore che vietano nuove chiamate o prese di servizio di parenti (specie se padre e figlio all'interno dello stesso dipartimento!).

Anonimo ha detto...

Giuridicamente l'essere il figlio di qualcuno non può essere discriminante... E' una legge incostituzionale. Parlatene con le commissioni che non svolgono opportunamente il proprio lavoro e con lo stato che non è in grado di applicare efficaci controlli sui concorsi.