mercoledì 23 settembre 2009

rientro dall'aspettativa dopo contratto

Gentile Prof. Pagliarini,
ho letto il Suo blog e le faccio i miei complimenti per la notevole mole di informazioni utili che esso comprende. Purtroppo non sono riuscito a trovare una risposta alla mia particolare domanda che pertanto Le porgo, fiducioso di una Sua risposta: sono stato impiegato come tecnico di elaborazione dati categoria D nel comparto università, fino al novembre 2007, quando, dopo aver chiesto un periodo di aspettativa, ho iniziato un periodo di prova come ricercatore non confermato. Durante il primo anno di prova ho usufruito di un assegno "ad personam"; al secondo anno il mio stipendio è aumentato. Quello che vorrei sapere è: se al termine del periodo di prova non dovessi venire confermato, al mio rientro presso il vecchio impiego lo stipendio sarebbe quello che avevo prima di iniziare il periodo di prova da ricercatore? oppure, nell'ottica di evitare la "diminutio in pejus", lo stipendio dovrà essere mantenuto pari a quello che percepisco attualmente? inoltre le vorrei chiedere: entro quanto tempo dal termine del periodo di prova dovrò rientrare al vecchio impiego?
Cordiali saluti
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caro dottore
l'amministrazione autonomamente può decidere, rientrato nel vecchio posto, di attribuirle l'assegno ad personam riassorbibile, oppure attribuirle la retribuzione che le compete ove, nel frattempo ci siano stati miglioramenti economici per l'applicazione del CCNL. Tra le due possibilità l'amministrazione dovrebbe scegliere, per principio consolidato, quella più favorevole al dipendente. Il rientro e contemporaneo alla fine del contratto. cordialmente
Alberto Pagliarini

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