domenica 15 gennaio 2012

sentenza Consiglio di Stato riconoscimento assegni ricerca

Gentile Prof. Pagliarini,
sarebbe molto gradito un suo punto di vista sulla sentenza del Consiglio di Stato sulle ricostruzioni di carriera. Inoltre le chiedo se è d'accordo con il parere della collega xxxxxxxxxxx, sotto riportato, per la quale la sentenza eliminerebbe ogni possibile differenza tra assegno e post-doc.
saluti cordiali
Gennaro Carotenuto


Car*
vi segnalo che, con la sentenza n. 102 del 11.1.2012 (in allegato), il Consiglio di Stato ha affermato che la categoria degli assegnisti di ricerca costituisce un’evoluzione delle categorie di collaborazione precaria con le università vigenti all’epoca dell’entrata in vigore del DPR n. 382/1980, e che, per non creare situazioni di disparità di trattamento fra situazioni identiche, i benefici previsti dall’art. 103 del DPR n. 382/1980 devono essere applicati anche in relazione alle categorie che hanno avuto origine dalla trasformazione di quelle esistenti nel 1980 (e prese espressamente in considerazione dallo stesso articolo 103).
E la saga continua...
Ciao
xxxxxxxxxxxxxxxx

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caro collega
la recente sentenza del Consiglio di Stato concerne esclusivamente la figura precaria del titolare di assegno di ricerca, non altre figure precarie. La stessa Corte rileva di essersi pronunciata favorevolmente anche per altre figure precarie quale quella dei tecnici laureati o funzionari tecnici. La sentenza non è, quindi, estendibile ad altre figure precarie come quella dei titolari di borse post dottorato., per le quali, ad oggi, nessuna università ha concesso il riconoscimento e non esistono pareri favorevoli espressi da organismi centrali. Le poche università che non hanno ancora riconosciuto gli assegni di ricerca nella ricostruzione di carriera, in Puglia solo Bari, pur in presenza di molteplici pareri favorevoli espressi da diversi organismi centrali (MEF, MIUR, INPDAP, CUN, Avvocatura dello Stato), potrebbero attuare il riconoscimento alla luce di questa sentenza. Probabilmente difficoltà di bilancio non lo consentiranno. Ritengo che tutti gli interessati delle predette sedi producano domanda al rettore per il riconoscimento, ai fini economici e giuridici, dei periodi di titolarità di assegno di ricerca. Inoltre i sindacati della docenza dovrebbero ufficialmente dichiararsi favorevoli alle predette richieste, anche per evitare un inutile contenzioso giudiziario, sicuramente favorevole ai ricorrenti, che comporterebbe aggravio di spese per l'amministrazione. In passato la predetta procedura, poggiante sui pareri favorevoli espressi e su alcune mie memorie sulla questione, ha determinato risultati positivi in alcune sedi. Mi consta che il CNU nazionale ha già scritto ai presidenti di sede informandoli della questione. Per quanto attiene le borse post dottorato ho sempre consigliato alle sedi di porre un quesito agli organismi centrali sopra citati, chiedendo il parere per l'eventuale riconoscimento. Da quanto mi risulta nessuna sede si è mossa in tal senso. Anche per questa questione i sindacati della docenza dovrebbero chiedere al rettore di far partire un regolare quesito, per l'eventuale riconoscimento di questo diritto. Con i tempi che corrono e le difficoltà economiche di tutte le amministrazioni universitarie, i rettori, presumibilmente, non si muoveranno in tal senso. Il mio parere è che anche le borse post dottorato dovrebbero rientrare nella estensione delle tipologie previste nell'art. 7, comma e) della legge delega 28/80 citata nell'art. 103 del DPR 382/80 sui riconoscimenti di servizi nella ricostruzione di carriera. Cordialmente
Alberto Pagliarini

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gent.mo Prof. Pagliarini,
anche Bari ha riconosciuto l'assegno di ricerca ai fini della ricostruzione di carriera. Nel dicembre scorso sono stati pagati gli arretrati a circa un centinaio di ricercatori baresi. Gli ultimi arretrati, che riguardano circa una ventina di ricercatori, verranno pagato nei primi mesi di quest'anno. Il ritardo e' dovuto a difficolta' di bilancio.

Rosa Maria Mininni
Dipartimento di Matematica
Consigliere di Amministrazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro