Gentilissimo Professore Pagliarini,
il Dottor De Luca cui ho parlato della mia situazione, mi ha consigliato di affidarmi alla sua conoscenza ed esperienza in campo di diritti e legislazione sul mondo dell'università. Mi permetto pertanto di esporle brevemente la mia situazione sperando di non disturbarla troppo.
-Sono di ruolo nella scuola da diverso tempo e attualmente sto svolgendo un dottorato di ricerca, sono all'inizio del II anno. Sono in congedo ma mantengo lo stipendio e servizio.
Mi chiedo se le informazioni che ho ricevuto sono veritiere:
1. dopo il dottorato bisogna rientrare nella propria amministrazione pubblica (cioé a scuola) per almeno due anni? Oppure si può rientrare in una qualsiasi amministrazione pubblica (e pertanto anche all'università tramite altro concorso)?
2. Se dovessi interrompere il dottorato per un eventuale concorso di ricercatore a tempo determinato in cosa incorro? Qualcuno mi dice che devo ridare allo stato gli stipendi precedenti e la cosa non mi farebbe molto piacere.
Spero di non aver abusato del suo tempo e colgo l'occasione per esprimerle i miei auguri di Buone Feste anche se non ci conosciamo di persona
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caro dottore
dopo il conseguimento del dottorato c'e' l'obbligo di rientrare nella propria amministrazione o anche in altra pubblica amministrazione. Ovviamente la propria amministrazione potrebbe dare una interpretazione piu' restrittiva alla norma, per cui conviene parlarne prima di decidere. Non completando il dottorato l'amministrazione puo' richiedere la restituzione di quanto pagato, ma puo' anche non richiederla in dipendenza della interpretazione che gli uffici daranno alla norma. Si sono verificati entrambi i casi. Un cordiale saluto anche al dott. DeLuca.
Alberto Pagliarini
domenica 25 dicembre 2011
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