venerdì 4 maggio 2012

sul congedo per dottorato

Gentile Prof. Pagliarini, sono venuto a conoscenza del suo prezioso blog. Sono un dipendente pubblico a tempo indeterminato e, con determina dirigenziale, sono stato collocato in aspettativa retribuita, da inizio anno, per la frequenza ad un corso di dottorato di ricerca, ai sensi della legge n. 240 del 2010 (c.d. legge Gelmini). Ora, dopo 2 mesi dall’inizio del corso, mi sono accorto che potrei fornire un servizio lavorativo part-time nel mio Ente, svolgendolo nei giorni non impegnati dalla frequenza del dottorato, potendo in questo modo rientrare nella valutazione della premialità prevista nel CCDI 2012. La Circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica del 7 ottobre 2011, n. 12 specifica che il collocamento in aspettativa del dipendente avviene, in maniera innovativa, “compatibilmente con le esigenze dell’amministrazione”, accordando così all’interessato una posizione giuridica soggettiva condizionata, la cui realizzazione è subordinata alle esigenze di buon andamento. Alla mia richiesta di prestare un servizio part-time, il mio dirigente sostiene che non sono possibili attività lavorative effettuate da un dipendente in congedo straordinario, in quanto ciò non sarebbe compatibile con lo “status” di dipendente in congedo. È valida ancora questa ipotesi per il congedo per dottorato di ricerca, anche dopo le innovazioni dei suddetti provvedimenti normativi? La ringrazio. Cordiali saluti. xxxxxxxxxxxxxxxxx ---------------------------------------- caro dottore ritengo esatta la motivazione espressa dal suo direttore. Prima della legge 240/2010 l'amministrazione era obbligata a concedere il congedo a semplice presentazione della domanda. Con la predetta legge l'amministrazione può discrezionalmente concederlo o no "compatibilmente con le esigenze dell'amministrazione". Non sono possibili alternative diverse, anche perché il soggetto in congedo deve dedicarsi completamente non solo alla frequenza ma anche al connesso studio, seminari ed altro. Non ha senso un congedo parziale. Cordialmente Alberto Pagliarini

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile Professore,
in merito alla stessa tematica (congedo per dottorato di ricerca) desidero porLe un quesito.
Sono dipendente a tempo indeterminato presso un Ateneo e l'assunzione è avvenuta durante il secondo anno di dottorato (con borsa). D'ufficio ho beneficiato dell'aspettativa non retribuita, entrando in servizio effettivo due anni e mezzo fa.
Ho la possibilità di accedere ad un altro programma di dottorato presso un Ateneo estero. L'attuale normativa così come modificata (con coerenza alquanto dubbia) impedisce di poter usufruire di alcun tipo di congedo per coloro che abbiano già conseguito un dottorato. Tuttavia, essendo la mia assunzione avvenuta in un momento successivo all'inizio del mio percorso dottorale, vorrei chiederLe se vi siano delle eccezioni o comunque gli estremi per considerare l'ipotesi di intraprendere un altro dottorato compatibilmente con le disposizioni in essere.
La ringrazio per la Sua disponibilità e Le porgo cordiali saluti.
R.A.

Anonimo ha detto...

Gentile Professore,
in merito alla stessa tematica (congedo per dottorato di ricerca) desidero porLe un quesito.
Sono dipendente a tempo indeterminato presso un Ateneo e l'assunzione è avvenuta durante il secondo anno di dottorato (con borsa). D'ufficio ho beneficiato dell'aspettativa non retribuita, entrando in servizio effettivo due anni e mezzo fa.
Ho la possibilità di accedere ad un altro programma di dottorato presso un Ateneo estero. L'attuale normativa così come modificata (con coerenza alquanto dubbia) impedisce di poter usufruire di alcun tipo di congedo per coloro che abbiano già conseguito un dottorato. Tuttavia, essendo la mia assunzione avvenuta in un momento successivo all'inizio del mio percorso dottorale, vorrei chiederLe se vi siano delle eccezioni o comunque gli estremi per considerare l'ipotesi di intraprendere un altro dottorato compatibilmente con le disposizioni in essere.
La ringrazio per la Sua disponibilità e Le porgo cordiali saluti.
R.A.