G.le Prof. Pagliarini,
nel ringraziarLa della Sua tempestiva ed esaustiva risposta, mi permetto di disturbarla di nuovo per chiederLe un ulteriore parere.
Confortata dalle Sue delucidazioni ho presentato presso gli uffici amministrativi dell’Ateneo una richiesta di approfondimento della questione relativa alla decorrenza dei termini per il mio triennio di conferma. Dagli uffici ho ottenuto la seguente risposta:
“in risposta alla sua richiesta inoltrata con nota del 04.05.2011, le comunichiamo che il triennio utile ai fini della sua conferma in ruolo decorre dal 1° febbraio 2010, data della sua seconda presa di servizio, in quanto l’annullamento della procedura di valutazione non poteva che travolgere ab inizio anche il successivo atto di nomina del vincitore, come confermato dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato, cui il nostro Ateneo si è rivolto per avere un parere circa la sua situazione”.
Contestualmente, anzi il giorno prima, mi è arrivata anche un’altra raccomandata, che recita:
“le comunichiamo di aver inoltrato al Ministero dell’Economia e delle Finanze (I.G.O.P.) e al Ministero dell’Istruzione università e Ricerca una richiesta di parere circa l’applicazione delle disposizioni contenute nell’art. 9, comma 21, del decreto legge n. 78/2010 convertito nella legge 122/2010, riguardanti il “blocco triennale” dei meccanismi di adeguamento retributivo, della progressione automatica degli stipendi e degli effetti economici delle progressioni di carriera, pertanto nelle more i benefici economici legati al suo inquadramento ex legge 43/2005 (con decorrenza 1° febbraio 2011) sono stati sospesi e verranno eventualmente attribuiti solo dopo il ricevimento della relativa risposta.”
A questo punto vorrei chiederLe:
1) Mi consiglia di insistere nel pretendere che il periodo relativo alla prima presa di servizio venga conteggiato ai fini del triennio di conferma?
2) La questione dei benefici economici legati al mio inquadramento è totalmente indipendente da quella del triennio di conferma, visto che per essa viene chiesto un parere al Ministero, nonostante la decisione netta e apparentemente definitiva presa dall’Amministrazione e comunicata con la prima lettera?
In attesa di Sue notizie, La ringrazio e La saluto,
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gentile collega
confermo quanto le ho già scritto e la invito a leggere sul blog quanto ho pubblicato oggi sul blocco economico della conferma. Lo faccia presente alla sua amministrazione. Cordialmente
Alberto Pagliarini
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G.le Prof. Pagliarini,
non posso non esprimere la massima stima e gratitudine nei suoi confronti per il lavoro svolto nell’ambito del Suo utilissimo blog.
Ne approfitto anch’io per illustrarLe la mia situazione e sottoporLe un quesito.
Sono stata nominata ricercatore ed ho preso servizio l’1/3/2008, a seguito del concorso del quale sono risultata vincitrice. A seguito invece di un ricorso da parte dei candidati non vincitori, sono stati annullati gli atti del concorso relativamente alla parte che riguardava la valutazione dei titoli. Per tale ragione è stato annullato anche il decreto di nomina a ricercatore il 28 luglio 2009. La commissione si è nuovamente riunita ed ha rivalutato i titoli, emettendo nuovi verbali, dai quali risultavo nuovamente vincitrice. Sono stata così nominata nuovamente ricercatore ed ho preso servizio l’1/2/2010.
Mi chiedo a questo punto quali sono i tempi per la mia conferma. Dagli uffici amministrativi mi hanno detto che il triennio di conferma decorre dalla seconda presa di servizio, ma altri colleghi esperti in materia mi dicono che non posso aver perso i mesi relativi alla prima nomina, perché in quei mesi ho regolarmente lavorato come ricercatore. E’ possibile che dagli uffici abbiano commesso un errore?
La ringrazio in anticipo per una Sua eventuale risposta e La saluto cordialmente.
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gentile dottoressa
il suo è un caso anomalo e non può essere considerato alla stregua dei casi normali. Peraltro l'autonomia della sedi, malamente usata in tante questioni di stato giuridico, dovrebbe essere razionalmente e giustamente usata in casi come questo. Ritengo che i mesi di servizio regolarmente svolti da ricercatore dalla data della prima nomina sino all'annullamento della stessa, regolarmente retribuiti come ricercatore, non possono svanire nel nulla. Devono essere considerati come tali nelle procedure di carriera. Dovrebbero, quindi, entrare nel computo del triennio di conferma e nel computo della maturazione di un anno per l'attribuzione della nuova classe retributiva, la 01. Nelle premesse del decreto rettorale, in entrambi i casi, il rettore deve evidenziare l'evoluzione storica della sua nomina, usando le solite formulazioni "visto che.." e considerato che.....". E' pienamente legittimato a farlo ed è giusto che lo faccia. Cordialmente
Alberto Pagliarini
sabato 18 giugno 2011
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