Chiarissimo Prof. Pagliarini,
leggendo la sua rubrica non ho trovato la risposta ad un quesito che
potrebbe interessare numerosi colleghi in vista dei prossimi concorsi di I
e II fascia relativi alla I sessione 2008, alla luce dei limiti
attualmente imposti al turn over.
Esiste una differenza tra la chiamata da parte di una Facoltà e la presa
di servizio? La legge n. 1 del 2009, all'art. 3, individua i limiti alle
"assunzioni" dei docenti. Che cosa si intende per "assunzione"? Ci si
riferisce alla sola presa di servizio (cioé l'effettiva assunzione) o
anche alla "chiamata" da parte della Facoltà? Molti uffici di diverse
università ritengono che la Facoltà abbia il dovere di chiamare un idoneo
entro 60 gg dall'approvazione degli atti del concorso, salvo poi
sottostare alle regole del turn over per la presa di servizio. E quindi
tracciano una netta differenza tra chiamata e presa di servizio. La
chiamata interrompe il decorso del termine dell'idoneità? In altri
termini, la chiamata determina un mutamento di status rispetto all'idoneo,
creando una posizione giuridica autonoma e più forte? E il chiamato che
non avesse ancora preso servizio potrebbe fregiarsi del titolo di
associato non confermato o di straordinario?
La ringrazio per il prezioso servizio che rende a tutti noi e Le invio i
più cordiali auguri di Buone Feste.
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caro collega
la chiamata della Facolta' e' il primo atto della procedura di assunzione di un docente. La chiamata non da' diritto a fregiarsi del titolo di professore, connesso al ruolo, sino a quando non sia avvenuta la presa di servizio nel ruolo. Per il completamento della procedura di assunzione occorre, dopo la chiamata della facolta', il decreto rettorale di nomina, il telegramma o la lettera di accettazione, la presa effettiva di servizio e la comunicazione del preside di facolta' al rettore dell'avvenuta assunzione. Per quanto attiene l'idoneita', alcune sedi la ritengono terminata con la chiamata della facolta', altre con la effettiva assunzione. Considerata l'autonomia delle sedi, entrambe le interpretazioni possono essere considerate valide. Cordialmente
Alberto Pagliarini
lunedì 4 gennaio 2010
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