mercoledì 30 gennaio 2013

aspettativa per nuovo rapporto di lavoro all'estero

Mi permetto di disturbarLa per porle un quesito. Mio marito è un Prof.associato di ruolo. Ha vinto un concorso come professore associato in un'università all'estero, ma l'ateneo in questione prima di assorbirlo definitivamente nell'organico, richiede sia svolto un periodo di prova per un anno. Chiaramente, questa possbilità non vorremmo perderla, ma neanche rinuciare preventivamente all'incarico attuale in Italia. Volevo chiederLe se mio marito può chiedere alla sua Università un anno sabbatico per poter svolgere questo periodo di prova, o se, invece, sarebbe meglio chiedere l'aspettativa, perchè temo che chiedendo l'anno sabbatico possa ricadere in regime di incompatibilità! La ringrazio per la Sua cordiale risposta. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx ------------------------------------------------------- gentile signora l'anno sabbatico è pienamente incompatibile, come lei dice. Non è possibile durante l'anno sabbatico instaurare un secondo rapporto di lavoro. Può invece utilizzare il comma 1 dell'art. 7 della legge Gelmini che consente l'aspettativa senza assegni per un massimo di 5 anni, con il benestare del dipartimento di appartenenza. Cordialmente Alberto Pagliarini

1 commento:

Anonimo ha detto...

Buon giorno professor Pagliarini e buon giorno alla consorte del collega che ha ottenuto una chiamata in altro paese,

volevo segnalare, che la legge Gelmini consente un'alternativa all'aspettativa per chi abbia una posizione all'estero ma voglia mantenere quella italiana. L'art. 6, comma 1, prevede che i professori a tempo definito "Possono altresi' svolgere attivita' didattica e di ricerca presso universita' o enti di ricerca esteri, previa autorizzazione del rettore che valuta la compatibilita' con l'adempimento degli obblighi istituzionali."

Mi rendo conto che la norma è ambigua, ma a me pare che l'unica interpretazione possibile, che le dia un senso sia propsio di consentire "joint chairs". Del resto, nella pratica queste cose si fanno.

A tale riguardo, mi piacerebbe avere l'opinione del prof. Pagliarini.

Grazie mille