Gentile Professor Pagliarini,
grazie innanzitutto per il prezioso servizio che svolge attraverso il Suo sito. Come certamente saprà, è stato recentemente promulgato il Decreto Legislativo n. 19 sulla "Valorizzazione dell’efficienza delle università (...) e la valorizzazione della figura dei ricercatori a tempo indeterminato non confermati al primo anno di attività, a norma dell’articolo 5, comma 1, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240."
L'articolo 16 del Decreto prevede che i RTI non confermati beneficino di un aumento di stipendio, che verrebbe portato al 70% di quello di un Professore Associato con pari anzianità di servizio.
Il 23 marzo il decreto entrerà in vigore, ma la mia amministrazione sembra intenzionata a non riconoscere a nessuno dei ricercatori tale adeguamento sostenendo che anche questo aumento ricada nell'ambito d'applicazione del c.d. Blocco Tremonti, introdotto con il Decreto Legge 78/2010 poi convertito in legge (L. n. 122, del 30 luglio 2010).
A me questa pare un'interpretazione infondata dal punto di vista giuridico. Questo perchè:
a) l'art. 9 comma 21 della Legge n.122 blocca, per il triennio 2011-13, "i meccanismi di adeguamento retributivo (...) cosi' come previsti dall'articolo 24 della legge 23 dicembre 1998, n. 448,", ossia l'adeguamento periodico e automatico che spettava (fra gli altri) ai ricercatori universitari. Non si riferisce dunque ad aumenti previsti in virtù di altri atti legislativi, quale l'adeguamento stabilito dal recente Decreto Legislativo.
b) se è vero che al comma 1 dello stesso art. 9 si precisa che per il triennio in questione "il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti (...) non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010", è anche vero che l'articolo esclude espressamente gli "effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica retributiva". Ora, a me pare che un decreto legislativo con cui si concede un aumento a una determinata e ben identificabile categoria di dipendenti, possa a pieno titolo qualificarsi come "evento straordinario" ai sensi della L. 122, e sia dunque escluso dal blocco.
Mi pare inoltre rilevante la circostanza che la legge Gelmini (che disponeva inizialmente l'aumento) sia del 30 dicembre 2010, successiva dunque alla legge che istituiva il "blocco", che è del luglio dello stesso anno. Essendo fonti di pari grado mi pare ragionevole pensare che la legge successiva deroghi a quella precedente.
Avrei piacere a conoscere la Sua opinione a riguardo.
Distinti saluti
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Alberto Pagliarini
21 mar
caro On. Vassallo
poco fa le ho inviato una nota sulla questione dei ricercatori a tempo indeterminato non confermati al primo anno del triennio di conferma,
dalla quale si evince che il recente Decreto Legislativo n. 19 potrebbe peggiorare la già difficile iniqua situazione retributiva dei ricercatori non confermati.
Poco fa mi è pervenuta la mail che le inoltro. Me ne sono pervenute altre e, sicuramente ne riceverò ancora. L'università sul piano dei diritti retributivi dei docenti è ormai una Babele. Possibile che non si riesca a eliminare, o almeno a ridurre, gli effetti perversi di una malintesa autonomia delle sedi, in forza della quale ogni sede invade la sfera dei diritti retributivi dei docenti, espressamente lasciata fuori dall'autonomia concessa con la legge 168/89? Possibile che non si riesca a scrivere le leggi in modo chiaro, preciso, inequivocabile?
Possibile che i direttori amministrativi, pagati molto più di un rettore, evitino accuratamente di assumere decisioni logiche e giuridicamente corrette, per evitare molto improbabili responsabilità erariali?. Mi scusi lo sfogo, caro On.. Ma non è corretto costringere giovani ricercatori retribuiti con 1.334 € netti mensili, 1/7 o 1/8 della retribuzione di un direttore, ad adire le costose e lunghe vie legali per vedersi riconoscere i propri sacrosanti diritti. Sono sicuro che anche questa volta si adopererà per evitare tanta iniquità. A quanti mi scrivono dirò, se me lo consente, che l'impegno parlamentare dell'On.Vassallo apre la speranza per una soluzione rapida e definitiva della questione. Grazie e molti cordiali saluti.
Alberto Pagliarini
Alberto Pagliarini
23 mar
grazie On.
informerò i vertici delle associazioni sindacali della docenza e quanti mi hanno scritto e mi scriveranno del lodevole apprezzabile suo interessamento ed impegno per evitare che si riproducano iniquità a danno dei giovani ricercatori a inizio di carriera. Aspettiamop a vedere, come lei dice. Comunque mi premurerò informarla di eventuali persistenti atteggiamenti amministrativi negativi da parte di qualche sede.
Molto cordialmente
Alberto Pagliarini
Il giorno 22 marzo 2012 16:08, Salvatore Vassallo ha scritto:
Il DG del Miur mi assicura che diramerà a breve una nota rivolta agli amministratori delle Università in cui si chiarisce che la riserva stabilita per legge di risorse specificamente finalizzate a consentire il riconoscimento dell'adeguamento economico per il 2011 e il 2012 disattiva implicitamente il blocco triennale. Per coloro i quali siano entrati in ruolo prima dell'entrata in vigore del D.Lgs. il nuovo trattamento economico verrà riconosciuto per la parte dell'anno o successiva all'entrata in vigore. Aspettiamo un po' e poi valutiamo se è il caso di insistere. Cordiali saluti. S.V.
venerdì 30 marzo 2012
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