giovedì 27 ottobre 2011

malattia e slittamento dfella conferma

Gentile Prof. Pagliarini

Sono professore associato non confermato presso l'Università di Cagliari, ho preso servizio il 1° febbraio 2011.
Il 7 settembre 2011, dopo averne dato comunicazione agli Uffici del Personale Docente, mi sono ricoverato a Milano per sottopormi ad un serio intervento al cuore. La degenza è durata complessivamente 34 gg. In data 11 ottobre 2011 sono stato dimesso con certificato di convalescenza di 30 gg rilasciato da cardiologo specialista della struttura in cui ero ricoverato. Al rientro a Cagliari ho informato gli Uffici del Personale Docente che ha richiesto una visita ambulatoriale che è stata effettuata in data 21 ottobre 2011.
Ora, il problema è che nè gli Uffici del Personale Docente nè il mio Medico Curante si sono peritati di inviare all'INPS il certificato di malattia, come prescrive la legge (o sbaglio?). Per fortuna il medico che ha svolto la visita ambulatoriale ha accolto tutta la documentazione da me fornita (certificati di ricovero e dimissioni, certificato di convalescenza).
Dopo pochi giorni apprendo che se usufruissi di tutto il periodo di convalescenza, la mia assenza per malattia ammonterebbe a ben 64 gg (34 di degenza + 30 di convalescenza) e che quindi supererei il limite di 60 gg in 3 anni che causerebbe lo slittamento della conferma al quarto anno.
Tralasciando il fatto che 60 gg in 3 anni mi sembra un limite veramente esiguo (soprattutto se si tiene conto di malattie gravi), e precisando che i 64 gg di malattia scadono esattamente il 9 novembre 2011, le chiedo cosa posso fare per ovviare ai seri inconvenienti che tutto ciò mi causerebbe. MI sembra di essere l'unico docente fesso che fa tutto secondo le regole e viene penalizzato (cornuto e mazziato), mentre altri che si assentano per mesi senza darne comunicazione non subiscono alcuna conseguenza.
Io pensavo di interrompere la convalescenza prima di raggiungere il limite di 60 gg di malattia, e rientrare a lavorare, anche se avrei tanto bisogno di riposo.
E' possibile farlo? Come devo fare?
Non ho tanto tempo a disposizione ma c'è ancora un certo margine di manovra.
La ringrazio anticipatamente per la sua pronta risposta.


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caro collega
sic stantibus rebus, gli uffici sono costretti a rinviare la conferma di un anno. Il solo modo per evitare che ciò accada è ridurre di almeno 5 giorni il periodo di convalescenza prescritto. Occorre, pertanto, un nuovo certificato medico
possibilmente dello stesso specialista che ha rilasciato il primo certificato, o del medico di famiglia, se disposto a farlo e se l'ufficio lo accetta. Si potrebbe usare la formula: "considerato il buon andamento della convalescenza si ritiene di poter ridurre a ........giorni il periodo della stessa". D'accordo con il Preside e il Direttore di Dipartimento potrà attenuare i suoi impegni di attività istituzionale per quel periodo. Non vedo altra possibile soluzione. Cordialmente
Alberto Pagliarini

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